Congresso SIGO: vicini e … lontani ma sempre presenti

Quando, nella scorsa primavera, in Direttivo SIGO, abbiamo iniziato a ragionare sull’eventuale organizzazione del Congresso nazionale 2020 via web, qualcuno (e me tra questi) è apparso sorpreso e francamente perplesso su questo tipo di iniziativa perché, sotto sotto, si pensava che l’estate avrebbe sconfitto il coronavirus e che quindi a dicembre molto probabilmente avremmo potuto ritrovarci tutti nelle aule congressuali a Napoli. Le cose, purtroppo, non sono andate così e oggi ci ritroviamo ancora nel pieno di una pandemia che non molla la presa e che anzi si è ripresentata con ancora maggiore aggressività.

Dunque quest’anno, a dicembre, ci ritroveremo sì, tutti quanti insieme ma on line, sulle onde di un “oceano” informatico che per fortuna esiste e che ci rende tutti più vicini ma fisicamente lontani.

AGITE sarà presente come terza componente della Federazione SIGO e i suoi rappresentanti saranno inseriti in qualità di relatori/moderatori nelle varie Sessioni congressuali che sono l’espressione concreta del lavoro in squadra dei vari GISS tematici così come contemplato dal nuovo Statuto SIGO. Sempre on line terremo la nostra Assemblea annuale cui fin da adesso siete invitati a partecipare. Ma al di là degli aspetti tecnico-scientifici affrontati dalle varie Sessioni gestite dai GISS, il contributo e la testimonianza che i rappresentanti AGITE porteranno in sede congressuale saranno anche riflesso di come la Ginecologia territoriale ha vissuto sul campo questi terribili mesi in tempo di pandemia da COVID 19.

Specialmente nei momenti in cui le UU.OO. di Ginecologia sono state costrette a ridurre la propria attività e a limitarla alle urgenze e alle prestazioni indifferibili, il Territorio si è trovato a svolgere compiti di assoluta necessità e importanza. Due esempi che valgono per tutti. Il primo problema che si è presentato è stato quello relativo alla gestione delle interruzioni volontarie di gravidanza. Molte realtà ospedaliere hanno avuto notevoli difficoltà a mantenere questo servizio (alcune UU.OO. sono state addirittura temporaneamente chiuse per riconversione degli spazi assistenziali in reparti COVID). Le donne che si sono trovate loro malgrado ad affrontare questa evenienza si sono rivolte numerose ai Consultori familiari pubblici per iniziare la procedura prevista in questi casi. I ginecologi e le ginecologhe territoriali si sono fatti carico di accogliere le pazienti e di seguire l’iter relativo. E’ proprio di questi mesi la decisione del Ministero della Salute di estendere la procedura relativa alla IVG farmacologica a nove settimane (secondo quanto già praticato all’estero), superando l’assurdo limite delle sette settimane e aprendo alla possibilità che l’intero percorso possa essere seguito in seno al Consultorio, sgravando così l’ospedale da questo impegno. In pratica, ad oggi, ciò non si è ancora realizzato (tranne in qualche limitata realtà regionale) ma certamente la strada è stata individuata. Ora ci troviamo nuovamente in una situazione critica per cui un maggiore coinvolgimento della rete consultoriale sarebbe opportuno. I colleghi e le colleghe del Territorio, come già avvenuto negli scorsi mesi, saranno sicuramente in grado di svolgere questo delicato compito.

L’altro esempio riguarda le gravidanze fisiologiche: anche in questo caso molti reparti ospedalieri non hanno potuto farvi fronte, limitandosi a trattare quelle a maggior rischio ostetrico. Anche in questa circostanza, i Consultori e gli ambulatori sono stati all’altezza della situazione. Le pazienti gravide hanno trovato nella rete ambulatoriale pubblica le risposte adeguate e nessuna è stata trascurata o dimenticata.

Sono solo due esempi di come la Ginecologia territoriale può affiancare e integrare quella ospedaliera ad un livello qualitativo non certo inferiore. Un ragionamento analogo si potrebbe fare per lo screening del cervicocarcinoma, per la contraccezione, per i centri giovani e così via. Mi auguro che il dibattito e le riflessioni offerte dalle sessioni congressuali si rivelino utili anche ad affrontare questi aspetti della Ginecologia che, nonostante il terribile momento che stiamo attraversando, non ha mai fatto mancare attenzione e assistenza alle donne e alle coppie bisognose di specialisti preparati e sempre presenti.

Novembre 2020

Sandro M. Viglino
Presidente AGITE – Vice Presidente SIGO