Comunicazioni agite

Lettera al ministro della salute Roberto Speranza

Illustrissimo Ministro della Salute
Dott. Roberto Speranza
Roma

Milano, 16 marzo 2020

Illustre Ministro,

sulla scorta di quanto stabilito dai DPCM dell’ 8 Marzo u.s. e nel successivo DPCM dell’ 11 Marzo 2020, anche l’organizzazione sanitaria nel nostro Paese ha subito profondi mutamenti, adottando provvedimenti necessari in tempo di emergenza sanitaria da COVID19. Le Regioni hanno poi adottato altre deliberazioni che tengono conto dell’organizzazione locale dell’assistenza sanitaria, rispettando le direttive fornite dal Ministero della Salute ma adattandole alla situazione logistica locale.

AGITE è un’Associazione nazionale che rappresenta i Ginecologi che operano sul Territorio (consultori e ambulatori territoriali) e costituisce una delle tre Società che compongono la SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia), Federazione che rappresenta tutti i Ginecologi italiani. Pur non essendo un’organizzazione sindacale, AGITE è un’Associazione culturale e professionale alla quale diverse sono le segnalazioni e le richieste di chiarimento che giungono dagli iscritti in merito all’organizzazione dell’assistenza ostetrico-ginecologica attuata al momento sul territorio dalla rete consultoriale e ambulatoriale.

Poiché non vi è stato ad oggi un comportamento omogeneo da parte delle Regioni relativamente alle prestazioni ambulatoriali che possono e/o debbono essere erogate, intendiamo a questo proposito segnalare e suggerire alcune proposte che, a nostro avviso, possono migliorare l’erogazione delle stesse:

  • Vanno annullate tutte le prestazioni ambulatoriali prenotate e prenotabili che non risultano con priorità urgente (U) e breve (B) o comunque indifferibili.
  •  Va annullato lo screening per il cervicocarcinoma di I livello e, ove possibile, limitato quello di II livello ai nuovi casi di maggiore rilievo e urgenza (diagnosi citologica di displasia di alto grado).
  • Vanno garantite le prestazioni rivolte alle gravide anche in caso di gravidanza a basso rischio poiché si tratta di prestazioni cliniche che non possono essere posticipate nel tempo avendo una tempistica precisa in termini di controlli clinici e strumentali, la cui mancata esecuzione può avere serie conseguenze sul benessere materno e fetale. Lo stesso atteggiamento va garantito nei confronti delle richieste relative all’interruzione volontaria di gravidanza (che ha termini legislativi assai precisi), con particolare attenzione alla IVG farmacologica che ha limiti di legge ancora più stretti (entro il 49° giorno di amenorrea) e che per l’occasione potrebbe essere gestita dai Consultori in modo autonomo. Gli stessi provvedimenti vanno estesi alla contraccezione d’emergenza.
  • Tutti gli operatori sanitari medici e non medici devono essere forniti con immediatezza di DPI (dispositivi di protezione individuale) adeguati in sostituzione di quelli attualmente impiegati che risultano assolutamente insufficienti e inadatti a garantire l’incolumità del personale sanitario.
  • Massima disponibilità da parte dei ginecologi territoriali a far fronte alle prestazioni ambulatoriali indifferibili che non potessero essere effettuate presso gli ospedali per sospensione delle stesse o per questioni logistiche correlate alle difficili condizioni di operatività da parte dei presidi ospedalieri stessi. Ovviamente l’accesso agli ambulatori andrà gestito su appuntamento, rispettando tutte le regole igieniche da più parti raccomandate (non più di un accompagnatore, distanza di sicurezza, uso di mascherine e di guanti, ecc.). 

  • Alla luce di tutto ciò, AGITE esprime e conferma tutta la propria disponibilità alla più completa collaborazione finalizzata al superamento del difficile momento emergenziale in cui si trova il nostro Paese.

    Distinti saluti.
    Dr. Sandro M.Viglino
    Presidente AGITE


    Pubblicato il Marzo 18, 2020