Il partogramma e la competenza narrativa

#18 Dichiarazione -INTRO – L’ipotesi che il decorso del travaglio di parto sia sovrapponibile per una buona parte delle donne, viene da lontano. Nello scorso secolo si è realizzata l’aggregazione dei dati della dilatazione cervicale di molti parti. I limiti statistici della durata del travaglio hanno introdotto il concetto di “travaglio normale”; per quanto grande il numero di donne studiate, il tempo non è un criterio per definire il travaglio distocico e il rischio di complicanze materne e fetali. Il partogramma nasce da questo contesto. Negli ultimi decenni sono stati proposti svariati modelli grafici. Nel tempo al partogramma si è aggiunta la valutazione del benessere materno e fetale. Numerosi studi clinici hanno risposto a quesiti quali: la definizione di “travaglio normale”, la corretta posizione delle linee di allerta e di azione, gli effetti dell’utilizzo del partogramma nel definire il momento di allerta o di intervento. Altri oggetti di studio, sono stati l’impatto sulla gestione clinica e l’efficienza del partogramma. La revisione sintetizza le conoscenze sul partogramma.

Questo documento-dichiarazione è stato realizzato dalla Fondazione Confalonieri Ragonese, su mandato SIGO, AOGOI, AGUI
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