Oscurantismo

Attualmente in Italia viviamo un tempo di inconcepibili nefandezze. Nessuno prima si era spinto sino a tanto.
Sebbene a malincuore, si potrebbero pure accettare, data la grande fiducia che è stata conferita a chi attualmente ci governa, se non fosse per gli effetti deleteri che hanno su tanti.È ciò che accade per la cosiddetta maternità surrogata, o gestazione per altri che dir si voglia, che piaccia o no è una realtà in tutto il mondo, contro cui nel nostro beneamato Paese è in atto una battaglia ideologica in nome di idee e principi obsoleti non condivisibili da tutti. Si sprecano parole ad effetto (turpe mercato, sfruttamento femminile, pratica razzista), più per creare confusione che per ribadire verità inconfutabili, per nulla tali.
L’inarrestabile progresso scientifico porta a possibilità una volta inimmaginabili che, se da una parte appagano chi può ricavarne un beneficio personale, dall’altra parte, dobbiamo ammetterlo, fanno gola a chi ha solo interessi speculativi. La maternità surrogata è una di queste possibilità. Non è una novità dell’oggi, legata com’è alla procreazione medicalmente assistita che si avvia verso i cinquant’anni di onorato quanto travagliato servizio. Qualcuno ha deciso di usarla oltre che in casi di necessità, come in soccorso delle donne che non possono avere figli, anche per richieste voluttuarie, tipo quella dell’attrice che non vuol “rovinare” la propria fisicità. Si sono poi aggiunti i desideri di genitorialità delle coppie omosessuali, sia maschili che femminili.
Questo non ci deve meravigliare più di tanto, dato che sappiamo bene come ormai quasi tutta la nostra vita sia governata dai poteri forti dell’economia, ahimè fin troppo spesso malata. Nel caso particolare, col passare del tempo sia la domanda che l’offerta sono andate aumentando, sebbene si tratti ancora di numeri piccoli. Malgrado tale pratica sia vietata in Italia, le conseguenze di quel che viene fatto all’estero inevitabilmente si riverberano qui da noi. Perciò quelli che oggi detengono il potere hanno deciso di porvi un freno, non tanto provvedendo con una normativa ad hoc quanto imponendone un divieto “universale”.
Un obbrobrio giuridico, secondo il giudizio di illustri esperti in materia legale. Si è pensato di inserire una frase di una quindicina di parole ad un comma dell’art.12 della legge 40/2004 – quella sulla fecondazione artificiale – che già prevedeva pene per la maternità surrogata, estendendone la valenza se vi si fa ricorso fuori dei confini nazionali.
Decisioni assurde, questa come altre, di cui a farne le spese sono i più indifesi e i meno garantiti, i bambini. Uno Stato che non decide e non legifera (la stessa legge 40/2004, sebbene falcidiata dai tribunali, non è stata mai adeguatamente aggiornata) non può intervenire sulle questioni morali in base ad opinioni e giudizi di parte.La stessa etica, sia essa laica che clericale, non può essere considerata come qualcosa di immutabile, ma andrebbe opportunamente adeguata ai tempi che cambiano.

Pubblicato il Giugno 21, 2023