Pastrocchio italiano

Finalmente! È quanto avranno pensato i più coscienziosi e responsabili tra di noi che hanno davvero a cuore la salute delle donne. Nell’apprendere che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) aveva deciso di proporre la gratuità dei contraccettivi ormonali orali per tutte le donne, indipendentemente dall’età e dal reddito. Cui però sono subito seguite le prese di posizione dei favorevoli e dei contrari, pacata e razionale la prima, scomposta e farneticante la seconda. Ma si sa, in questa nostra povera Italia fin troppo spesso si urla per cercare di imporre pensieri non sempre veritieri.

E dato che stiamo vivendo un periodo in cui chi governa la pensa allo stesso modo, anzi cavalca certe idee malsane a giustifica delle proprie criticabili posizioni, ecco che puntuale è arrivato l’avvertimento che l’applicazione di detta decisione è condizionata dalla disponibilità economica. Infatti bisognerà valutare se la spesa prevista, pari a 140 milioni di euro l’anno, non vada a sforare quanto stanziato per la farmaceutica. Ciò in tempi di persistenti vacche magre rappresenta un bel capestro.
Ma in realtà il problema è più complesso, legato anche ai contrasti sul progetto di riforma dell’Agenzia.

Detta minaccia però verrebbe sconfessata dal fatto che il fondo sanitario nazionale, stabilito di anno in anno, di solito non viene tutto consumato per cui ci sarebbe la necessaria capienza. D’altro canto è stata avanzata l’ipotesi che l’elargizione gratuita possa avvenire non mediante prescrizione nelle farmacie bensì tramite la dispensazione nei consultori, perché le aziende sanitarie riescono ad ottenere prezzi d’acquisto migliori.
È quanto accade oggi nelle regioni – e la Puglia fu tra le prime! – che tempo addietro avviarono la concessione in presenza di determinate condizioni.

Tale meccanismo però si è rivelato farraginoso (altre carte da riempire) talvolta inefficiente (mancanza del farmaco) e pertanto poco gradito dalle interessate.

Comunque, a proposito di mutuabilità, i più anziani ricorderanno che tanti anni fa le pillole anticoncezionali erano gratuite e pure le terapie locali per infezioni piuttosto diffuse, come le vaginiti. Poi non più. Proteste, oltremodo legittime? Nessuna! Non sarebbe meglio allora che tutte le donne facessero sentire maggiormente la propria voce più per problemi pratici che per principi fumosi?

Care amiche, pensateci!


Pubblicato il Maggio 15, 2023

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