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Indicazioni operative per l’offerta della interruzione volontaria di gravidanza (IVG) farmacologica in Italia – Ottobre 2023

In Italia, l’interruzione volontaria della gravidanza (IVG) è regolamentata dalla Legge 194 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”, promulgata il 22 maggio 1978.
La legge prevede percorsi distinti per l’IVG entro e oltre i primi 90 giorni di gestazione. La donna ha il diritto di richiedere l’IVG entro i primi 90 giorni in caso di “circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito…” (art. 4). Dopo i 90 giorni “l’interruzione volontaria della gravidanza può essere praticata: a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna; b) quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna (art. 6)”.La legge attribuisce ai Consultori familiari un ruolo centrale di riferimento nella gestione del percorso IVG, in quanto servizi a bassa soglia distribuiti sull’intero territorio nazionale. Dotati di un’equipe multidisciplinare i Consultori incarnano l’ispirazione originaria della normativa che prevede la promozione di una genitorialità responsabile anche attraverso la corretta informazione sui moderni metodi contraccettivi per la prevenzione delle gravidanze indesiderate.


Le buone pratiche descritte nel documento, richiamato qui sotto, sono basate sui documenti evidence-based prodotti dall’OMS e dal Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG), i più recenti disponibili (11, 12, 13). Lo sviluppo delle presenti indicazioni operative rientra tra gli obiettivi del progetto CCM 2022 “Interventi per il miglioramento della qualità dei dati, dell’offerta e dell’appropriatezza delle procedure di esecuzione e della divulgazione delle informazioni sull’interruzione volontaria di gravidanza” finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dall’ISS. Questo documento è in linea con quanto previsto dall’articolo 15 della legge 194/78 che fa riferimento alla formazione e all’aggiornamento del personale e all’utilizzo delle metodiche più aggiornate e più rispettose delle scelte e della salute della donna.

Con l’obiettivo di fornire indicazioni operative utili alla pratica clinica quotidiana, il presente documento è volutamente agile e sintetico. Le evidenze primarie a sostegno delle raccomandazioni e la loro forza possono essere trovate nei documenti di riferimento riportati in bibliografia. La traduzione in Italiano dei contenuti delle linee guida di riferimento non è stata curata dalle agenzie produttrici che non sono pertanto responsabili della sua accuratezza. Le versioni originali in inglese sono l’unica edizione autentica.

I destinatari del documento sono i professionisti sanitari coinvolti nell’assistenza al percorso IVG e i decisori chiamati a migliorare l’organizzazione dei servizi IVG.

Fra i revisori esterni del documento anche Valeria Dubini, dell’Azienda Sanitaria Usl centro, Toscana e Presidente dell’associazione AGITE. 


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Pubblicato il Novembre 20, 2023

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